Gonnostramatza

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Gonnostramatza
comune
(ITSC) Gonnostramàtza
Gonnostramatza – Stemma
Gonnostramatza – Bandiera
Gonnostramatza – Veduta
Gonnostramatza – Veduta
Panorama
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Sardegna
Provincia Oristano
Amministrazione
SindacoMaria Agnese Abis (lista civica) dal 26-10-2020
Territorio
Coordinate39°40′54.1″N 8°49′58.21″E / 39.681694°N 8.832836°E39.681694; 8.832836 (Gonnostramatza)
Altitudine104 m s.l.m.
Superficie17,64 km²
Abitanti797[1] (30-11-2023)
Densità45,18 ab./km²
Comuni confinantiCollinas (SU), Gonnoscodina, Masullas, Mogoro, Siddi (SU)
Altre informazioni
Cod. postale09093
Prefisso0783
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT095024
Cod. catastaleE088
TargaOR
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Nome abitanti(IT) gonnostramatzesi
(SC) tramatzesus
Patronosan Michele Arcangelo
Giorno festivo29 settembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Gonnostramatza
Gonnostramatza
Gonnostramatza – Mappa
Gonnostramatza – Mappa
Posizione del comune di Gonnostramatza all'interno della provincia di Oristano
Sito istituzionale

Gonnostramatza è un comune italiano di 797 abitanti della provincia di Oristano in Sardegna.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Situato nella Marmilla, ha un clima temperato mediterraneo.

Origini del nome[modifica | modifica wikitesto]

Il nome Gonnos (collina) Tramatza (tamerice), viene dalla ampia presenza della pianta nei dintorni del paese.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'area fu abitata in epoca nuragica e romana, per la presenza nel territorio di alcune testimonianze archeologiche. Durante il medioevo appartenne al giudicato di Arborea e fece parte della curatoria di Parte Montis, della quale fu anche capoluogo. Alla caduta del giudicato (1420) entrò a far parte del Marchesato di Oristano, e alla definitiva sconfitta degli arborensi (1478) passò sotto il dominio aragonese e fu incorporato nell'Incontrada di Parte Montis, divenendo un feudo dei Carroz conti di Quirra. Nel 1603 fu incorporato nel marchesato di Quirra, feudo prima dei Centelles e poi degli Osorio de la Cueva, ai quali fu riscattato nel 1839, con la soppressione del sistema feudale.

Nel Settecento fu sede di una Cassa di Credito Agricolo, istituita dai Savoia.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Nello stemma del comune sono raffigurati un fiume, un ramoscello di mandorlo in fiore ed un ramoscello di tamerice, simboli della coltura tipica e dell'arbusto fluviale un tempo molto diffuso nel territorio da cui deriva il nome di Gonnostramatza, da gonnos ("luogo") e tramatzu ("tamerice"). Il fiume è il rio Mogoro, attraversato fino al 1928 da un ponte romano a cinque arcate, abbattuto nel 1928 per la costruzione degli argini.

Il gonfalone è un drappo partito di rosso e di azzurro.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Le campagne circostanti contengono resti e reperti dell'età nuragica, con nuraghi, necropoli ed abitazioni millenarie.

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[3]

Lingue e dialetti[modifica | modifica wikitesto]

La variante del sardo parlata a Gonnostramatza è il campidanese occidentale.

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Istruzione[modifica | modifica wikitesto]

Musei[modifica | modifica wikitesto]

  • Museo multimediale "Turcus e Morus", sito nella piazza principale del paese.

Eventi[modifica | modifica wikitesto]

Tra i vari eventi del piccolo comune vanno ricordati:

  • Festa di sant'Antonio Abate e benedizione del falò (17 gennaio);
  • Riti della settimana santa (domenica di Pasqua);
  • Esposizione "Arti e mestieri", benedizione mezzi di trasporto e sagra de "Su Gattou" (1º maggio);
  • Festa di san Paolo Apostolo con la caratteristica processione dalla chiesa patronale alla chiesa campestre di Serzela (29 giugno);
  • Festa del patrono san Michele Arcangelo e santa Teresina (29-30 settembre).

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Le occupazioni principali sono la pastorizia e l'agricoltura, ma si stanno sviluppando a poco a poco anche nuove fonti di reddito, come il turismo e l'artigianato.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
23 aprile 1995 16 aprile 2000 Paolo Porcedda liste civiche di centro-sinistra Sindaco [4]
16 aprile 2000 8 maggio 2005 Maria Antonella Ardu lista civica Sindaco [5]
8 maggio 2005 30 maggio 2010 Maria Antonella Ardu lista civica Sindaco [6]
30 maggio 2010 31 maggio 2015 Alessio Mandis lista civica "Un'altra storia per Gonnostramatza" Sindaco [7]
31 maggio 2015 26 ottobre 2020 Alessio Mandis lista civica "Il Paese che c'è" Sindaco [8]
26 ottobre 2020 in carica Maria Agnese Abis lista civica "Insieme per Gonnostramatza" Sindaco [9]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 30 novembre 2023.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  4. ^ Comunali 23/04/1995, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 24 novembre 2017.
  5. ^ Comunali 16/04/2000, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 24 novembre 2017.
  6. ^ Comunali 08/05/2005, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 24 novembre 2017.
  7. ^ Comunali 30/05/2010, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 24 novembre 2017.
  8. ^ Comunali 31/05/2015, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 24 novembre 2017.
  9. ^ Comunali 25/10/2020 [collegamento interrotto], su elezioni.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 16 novembre 2020.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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