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Lo storicismo in Svizzera[modifier | modifier le code]

La diffusione dello storicismo in Svizzera fu favorita dalle riviste di architettura nate intorno al 1830, dai viaggi di studio e dalla formazione di architetti sviz. a Monaco di Baviera, Berlino, Parigi e Milano. Nel 1855 il neoistituito Politecnico fed. di Zurigo nominò alla cattedra di architettura Semper, illustre teorico e architetto di primo piano. La sua attività in Svizzera segnò la prima fase dello storicismo sviz., che si distinse per un linguaggio formale sobrio, di ascendenza neoclassica, fondato essenzialmente su una libera rivisitazione dell'architettura it. del Rinascimento. Tra le principali realizzazioni di Semper in Svizzera figurano il Politecnico fed. di Zurigo (1858-64), il palazzo com. di Winterthur (1865-68) e l'edificio commerciale Fierz a Fluntern (oggi com. Zurigo, 1865-68). Altri importanti esempi di storicismo in Svizzera sono la stazione centrale di Zurigo (Jakob Friedrich Wanner, 1865-71), l'ex sede del Tribunale fed. a Losanna (Benjamin Recordon, 1881-86), l'ex edificio amministrativo della Ferrovia del Gottardo a Lucerna (Gustav Mossdorf, 1886-88), la chiesa di Enge a Zurigo (Alfred Friedrich Bluntschli, 1892-94), il Museo nazionale sviz. a Zurigo (Gustav Gull, 1892-98) e il Palazzo fed. a Berna (ala ovest di Friedrich Studer, 1852-57, ala est e corpo centrale di Hans Auer, risp. 1888-92 e 1894-1902).

In Svizzera furono attivi anche rinomati architetti stranieri: Pierre Joseph Edouard Deperthes (chiesa dei SS. Pietro e Paolo a Berna), Eugène Emmanuel Viollet-le-Duc (chiesa scozzese a Losanna), George Edmund Street (chiese inglesi di Mürren, Losanna e Vevey) e Friedrich Schmidt (posta centrale a Basilea). Ispirandosi a modelli franc., gli inglesi Sir Joseph Paxton e George Henry Stokes realizzarono la residenza Rothschild a Pregny-Chambésy (1858). Tuttavia l'influenza diretta dello storicismo franc. si manifestò più compiutamente in Svizzera solo nell'ultimo quarto del XIX sec., dapprima nella Svizzera franc., dove dal 1862 Jacques-Elisée Goss costruì a Ginevra ville, case residenziali ed edifici pubblici (tra cui il Grand Théâtre, 1874-79), e poco più tardi anche nella Svizzera ted., dove a Zurigo Jakob Friedrich Wanner costruì la sede del Credito sviz. sul Paradeplatz (1872-77). Sempre a Zurigo, gli architetti viennesi Ferdinand Fellner e Hermann Helmer edificarono l'Opernhaus (1890-91) e la Tonhalle (1893-95), richiamandosi a esuberanti stilemi neobarocchi. Oltre che nei teatri e nelle sale di concerto, nella seconda metà del XIX sec. lo storicismo di stampo franc. trovò espressione anche nell'architettura ridondante dei Grand Hôtel, che coniugava forme di origine tardorinascimentale con elementi stilistici barocchi.

Verso la fine del XIX sec. lo stile di vita della grande borghesia, il piacere della rappresentazione, la ricerca dell'originalità e l'ottimismo degli ultimi anni dell'alta congiuntura economica trasformarono lo storicismo in uno stile universale di matrice romantico-eclettica (Casa borghese), rappresentativo del gusto borghese. A Zurigo, in prossimità del lago, Heinrich Honegger-Näf progettò il Weisses Schloss (1890-93), un complesso formalmente eclettico dal profilo frastagliato. Lungo l'Alpenquai (oggi General-Guisan-Quai) Heinrich Ernst realizzò il Rotes Schloss (1891-93), una sorta di castello costituito da diversi immobili fittamente ornati in stile Luigi XIII.

Malgrado certe tendenze regionaliste, in Svizzera, come negli altri Paesi, lo storicismo non costituì uno stile nazionale, nemmeno negli edifici amministrativi e di rappresentanza. Nonostante le influenze sviz., il Palazzo fed. a Berna, costruito nello stile e nel linguaggio formale di un gigantesco albergo della Belle Epoque, dimostra che l'eclettica cultura architettonica dello storicismo non rappresenta un fenomeno nazionale, ma si colloca nel solco delle manifestazioni intern. dello stile distintivo del XIX sec.

Rete svizzera dello storicismo (Schweizer Netzwerk für Historismus - Réseau suisse de l'historicisme - Rait svizra d'istorissem)[modifier | modifier le code]

La Rete Svizzera dello Storicismo è composta da specialisti del mondo accademico, della conservazione e dei musei. Il suo obiettivo è quello di ricercare, promuovere e posizionare a livello internazionale il ricco patrimonio storicistico della Svizzera. Il campo di studio comprende l'architettura, l'interior design e le arti decorative, coprendo il periodo che va dalla fine del XVIII secolo all'inizio del XX secolo. Per incoraggiare gli scambi, la rete organizza ogni anno una giornata di presentazioni e visite aperte a tutte le persone interessate.

I risultati scientifici degli incontri annuali vengono pubblicati nei numeri monografici della rivista on line https://www.historismus.ch/e-journal.

Al momento sono stati pubblicati:

n. 1 Studiare e conservare l'architettura e gli interni storici: lo stato dell'arte;

n. 2 Il XIX secolo globale: trasferimenti artistici e tecnologici.

Le pubblicazioni sono disponibili gratuitamente sul sito web: historismus.ch.

Suggerimento di citazione[modifier | modifier le code]

André Meyer: "Storicismo (arte)", in: Dizionario storico della Svizzera (DSS), versione del 19.02.2015(traduzione dal tedesco Maddalena Disch). Online: https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/011185/2015-02-19/, consultato il 05.12.2022.