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Fichier:Umberto Vittorini.jpg

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Italiano: Umberto Vittorini, pittore e acquafortista (Barga 1890 - Milano 1979)

Umberto Vittorini, nacque a Barga (Lu), il 22 giugno 1890. Per motivi familiari, si stabilì fin da giovanissimo a Pisa, ma per lui era inderogabile tornare ogni anno al paese natio. Questo legame indissolubile con la terra dei suoi antenati, aveva trovato la sua massima espressione nel 1974, quando gli venne conferito lo stemma d’oro del Comune di Barga. A Pisa, frequentò gli studi di Arte Decorativa presso l’Istituto Tecnico Industriale, perfezionando poi il proprio stile alla Scuola d’Arte di Lucca, punto di riferimento per molti giovani artisti, in alternativa all’Accademia di Firenze. Aveva sedici anni quando divenne allievo e aiutante di un pittore allora celebre, Edoardo Gordigiani. Durante la Prima Guerra Mondiale combatté al fronte come Caporale e qui incontrò Lorenzo Viani, un pittore dal temperamento ardente che si stava mettendo in rilievo nel panorama nazionale. I due strinsero subito amicizia, e dopo la fine del conflitto esposero insieme a Livorno. Vittorini in questo periodo si dedica anche all’incisione, e le sue acqueforti raccolgono unanimi consensi. I successi delle prime personali, fecero di Vittorini, una costante nelle maggiori testate giornalistiche nazionali. Il trasferimento a Milano, fu quindi una conseguenza della accresciuta importanza del pittore, culminata con la nomina di assistente alla cattedra di pittura del Prof. Carlo Carrà all’Accademia di Brera. Umberto Vittorini ha partecipato alle maggiori esposizioni e rassegne d’arte del XX° secolo, dalle Biennali di Venezia (1924, 1930, 1948, 1950), alle Secessioni del 1913 e 1914, alle Biennali e Quadriennali Romane. Ha esposto alla Permanente, all’Accademia di Brera e a Palazzo Reale a Milano, dove, nel 1956, per la mostra degli Artisti d’Italia, gli venne riservata una intera sala, solo per citarne alcune tra le più famose. Numerose città lo hanno visto protagonista con un’alternanza di vedute di Pisa, della Valle del Serchio e della Lombardia, a fare da cornice a una lunga serie di autoritratti e quadri incentrati principalmente sulla figura della moglie Vittorina. È presente in numerosi Musei e Gallerie in Italia ( Museo d’arte moderna di Roma, Museo d’arte moderna di Milano, Collezione Presidenza della Repubblica) e all’estero. Il Re Vittorio Emanuele III, nel 1932, acquista alla Galleria “Permanente” di Milano l’acquaforte intitolata “I profughi”. Di lui hanno scritto, sulle maggiori testate nazionali, Bellonzi, Bertocchi, Bianchi, Biasion, Bonardi, Bongiovanni, Borgese, Carlesi, Carli, Carrà, De Grada, Jenco, Kunke, Lepore, Mussio, Ojetti, Palma, Parronchi, Sapori, Sereni, Senesi, Vasari, Vettori, Viani e molti altri critici di fama. È stato un fraterno amico dello scultore Giacomo Manzù con scambio vicendevole di opere volte ad arricchire le collezioni personali. Nel 1941 realizza un ritratto di Manzù che verrà esposto al III° Premio Bergamo e nel 1949 quello del figlio, Pio Manzù, esposto alla Biennale di Venezia del 1950. Vittorini, muore a Milano, all’età di 89 anni, il giorno 11/12/1979.

Di lui, affermava Dino Carlesi nel 1988: "oggi restano le numerose opere che raccontano di un artista che visse un esistenza tra le più travagliate e a cui l’arte porse solo il sostegno gratificante di una creazione illuminata da un raro talento e non sempre valorizzata nelle varie stagioni attraverso cui è passata".
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Source Travail personnel
Auteur Vittorini artista

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actuel21 août 2021 à 13:39Vignette pour la version du 21 août 2021 à 13:39682 × 430 (55 kio)Vittorini artistaUploaded own work with UploadWizard

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