Qui dove esiste questa piazza sorgeva una volta Tons Trina a Gio. Giacomo Mora il quale fatta con Guglielmo Piazza pubblico commissario di sanità e con altri una cospirazione con mortali unguenti quà e là dispersi mandò molti a cruda morte. Giudicati pertanto ambidue nemici della Patria sopra alto carro tenagliati prima con rovente morsa e privati della mano destra comandò il Senato di frangerli con la ruota e nella medesima intrecciate dopo sei ore di scannarli quindi di abbruciarli ed onde niente rimanga di sì scelerata gente di gettare le ceneri nel fiume e confiscati beni. Dalla qual cosa onde sia la memoria eterna comandò di distruggere questa casa officina di tanta scelleraggine e di non mai posteriormente edificarla errigendo una colonna che si chiami "INFAME" Lungi da qui lungi pertanto cittadini buoni onde l'infelice infame suolo non vi contamini.

DESCRIZIONE DELL ESECUZIONE DI GIUSTIZIA FATTA IN MILANO CONTRO ALCUNI QUALI HANNO COMPOSTO E SPARSO GLI UNTI PESTIFERI

A. Il barbiere Gio. Giacomo Mora e il Commissario Guglielmo Piazza posti sopra un carro sono tanagllati nei luoghi più pubblici della città.

B. Nel corso detto il Carrobbio è loro tagliata la mano destra.

C. Nel luogo della Giustizia sono spogllati nudi.

D. Con la ruota se gli rompono le ossa delle gambe, delle cosce, delle braccia.

E. Si alza sopra un palo la ruota nella quale sono intrecciati e vi stanno vivi per lo spazio di sei ore.

F. Sono scannati.

G. Abbruggiati.

H. Si gettano le ceneri nel fiume.

I. Si spianta fino alle fondamenta della casa del barbiere e si alza una colonna infame.

L. Dirimpetto si inserisce il successo. Medesimamente si procede con Gerolamo Migliavacca sopranominato il Forbiciaio con Francesco Monzone sopranominato Bonazzo e Caterina Rozzana solamente non è a loro demolita la casa

M. Si abbrucia la statua di Gio. Batta. Farletta per essere morto in prigione prima che si potesse eseguire contro di lui la stessa iustizia.

N. Gio. Paolo Pigotta attualmente infetto di Peste è andato dal Lazzaretto al corso di Porta Vercellina ed è impiccato per un piede.

O. Doppo esservi stato quattro ore è archibugiato dal mastro di Giustizia.

P. Giacomo Maganzo, Gio. Andrea Barbero, Gio. Batta. Bianchino, Martino Recalcato, Gaspare Migiavacca figlio di sopradetto Forbiciaro, Pietro Gerolamo Bertone sono posti in ruota e immediatamente scannati.