Toro (Italia)

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Toro
comune
Toro – Stemma
Toro – Bandiera
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Molise
Provincia Campobasso
Amministrazione
SindacoRoberto Quercio (lista civica) dal 12-6-2017
Territorio
Coordinate41°34′N 14°46′E / 41.566667°N 14.766667°E41.566667; 14.766667 (Toro)
Altitudine588 m s.l.m.
Superficie24,06 km²
Abitanti1 250[1] (31-12-2022)
Densità51,95 ab./km²
Comuni confinantiCampodipietra, Jelsi, Monacilioni, Pietracatella, San Giovanni in Galdo
Altre informazioni
Cod. postale86018
Prefisso0874
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT070080
Cod. catastaleL230
TargaCB
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona E, 2 113 GG[3]
Nome abitantitoresi
Patronosan Mercurio
Giorno festivo26 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Toro
Toro
Toro – Mappa
Toro – Mappa
Posizione del comune di Toro nella provincia di Campobasso
Sito istituzionale

Toro (Tuorë in molisano[4], Ture nel dialetto locale[5]) è un comune italiano di 1 250 abitanti[1] della provincia di Campobasso in Molise.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

San Mercurio di Cesarea uccide l'imperatore Giuliano olio su tela del XVIII secolo, chiesa del Santissimo Salvatore

L'origine del paese risale agli albori del Basso Medioevo. Nell'XI secolo, per donazione di Roberto di Tristayno, signore di Limosano, il centro, con tutte le pertinenze, passò alla Badia di Santa Sofia di Benevento. Il paese rimase nelle mani della Chiesa da allora sino al 1785, quando fu incamerato al Regio Demanio.

Nel corso della sua storia il paese fu colpito più volte da eventi negativi, come la peste del 1656, che vi provocò circa quattrocento morti su una popolazione che si aggirava sul migliaio di abitanti, e il terremoto del 26 luglio 1805 che atterrò l'intero paese, provocandovi circa trecento morti.

Nel 2002 Toro venne danneggiata anche dal terremoto che interessò il Molise, con epicentro nei pressi di San Giuliano di Puglia.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma è di azzurro e raffigura un toro ed un leone controrampanti, poggiati sulle cime di quattro colli di verde e sormontati da tre stelle d'oro, male ordinate.[6] Il gonfalone è un drappo di azzurro.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Chiesa del Santissimo Salvatore[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa di origine medievale, completamente crollata nel terremoto del 1805, fu ricostruita in forme neobarocche a pianta basilicale, per quanto non perfettamente simmetrica, stante l'originaria struttura delle fondamenta. Conserva al suo interno un fonte battesimale con bassorilievi probabilmente medioevali, ricavato da una lastra funeraria con iscrizione romana del III secolo, nonché diverse opere d'arte. Tra le belle statue, vanno segnalate la settecentesca Madonna del Rosario di Carmine Latessa da Oratino e l'Hecce homo di recente attribuito a Nicola de Mari[7]. Degna di attenzione la cinquecentesca pala d'altare lignea attribuita a Giovan Vincenzo D'Onofrio, detto il Forli, Madonna con Bambino tra i santi Francesco e Nicola, a e una tela settecentesca raffigurante San Mercurio di Cesarea che uccide l'imperatore Giuliano l'Apostata. un tempo conservata presso la chiesa di San Rocco, dove era stata sistemata a seguito della sconsacrazione della chiesa di San Mercurio, poi definitivamente crollata con il citato terremoto del 1805[8]

La chiesa è meta di pellegrini per la festa patronale del 26 agosto, dedicata appunto al santo.

Convento di Santa Maria di Loreto[modifica | modifica wikitesto]

Fondato nel 1592, fu affidato ai Frati Minori Francescani, che lo reggono ancora oggi. Nella chiesa sono conservati statue (come la quattrocentesca Madonna della Tenerezza e la settecentesca Madonna di Loreto attribuita a Paolo Saverio Di Zinno) e dipinti di valore, tra i quali le pale d'altare San Nicola e altri santi (1657) del pittore Campobassano Nicola Felice, la Madonna del Rosario (1719) di Nicola Boraglia, la Madonna della Misericordia di Ciricaco Bunetti (1764), la Madonna della Consolazione e i Cinque Santi (1630 circa, di autore ignoto). Interessante anche la settecentesca Madonna delle Grazie tra San Francesco e il cardinale Orsini. In omaggio allo stesso cardinale Orsini (poi papa Benedetto XIII), il pittore Bartolomeo Mastropietro da Cercemaggiore affrescò, nel 1726, le diciannove lunette del chiostro del convento, che rappresentano un notevole ciclo devozionale a edificazione di San Francesco e l'ordine francescano. Va ricordato che Vincenzo Maria Orsini, arcivescovo di Benevento e abate della Badia di Santa Sofia, era stato il padrone spirituale e feudale di Toro e che il futuro papa amava soggiornare nel convento, dove aveva posto la sua "prediletta stanza".[9][10]

Chiesa di San Rocco[modifica | modifica wikitesto]

Edificata all'infuori delle mura che circondavano l'abitato, la piccola chiesetta, probabilmente sorta a cavallo tra XVI e XVII secolo, si erge su una sporgenza di roccia arenaria. La cappella fu meta di numerosi pellegrini e visitatori nell'estate del 1985, quando, per un curioso gioco di luci e ombre, le genti del luogo credettero di ravvedere in una nicchia le fattezze di Gesù Cristo.[11]

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[12]

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
25 giugno 1985 24 giugno 1990 Filippo Salvatore lista civica Sindaco [13]
24 giugno 1990 29 dicembre 1993 Luciano Serpone Democrazia Cristiana Sindaco [13]
28 gennaio 1994 10 gennaio 1995 Salvatore Colfelice Democrazia Cristiana Sindaco [13]
24 aprile 1995 14 giugno 1999 Donato Michele Simonelli Partito Popolare Italiano Sindaco [13]
14 giugno 1999 14 giugno 2004 Salvatore Colfelice lista civica Sindaco [13]
14 giugno 2004 23 febbraio 2007 Salvatore Colfelice lista civica Sindaco [13]
23 febbraio 2007 29 maggio 2007 Francesca D'Alessandro Comm. straordinario [13]
28 maggio 2007 7 maggio 2012 Angelo Simonelli lista civica Sindaco [13]
7 maggio 2012 12 giugno 2017 Angelo Simonelli - Sindaco [13]
12 giugno 2017 in carica Roberto Quercio lista civica Toro di tutti Sindaco [13]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Torino, UTET, 1990, p. 658.
  5. ^ Giovanni Mascia, 'A tavele de Ture - Reperti dialettali di una comunità molisana, Campobasso, Editrice Lampo, 1994.
  6. ^ Comune di Toro, Statuto (PDF), Art. 6 Stemma e gonfalone.
    «Lo stemma del Comune è uno scudo con all’interno un leone ed un toro belligeranti su n. 4 colli, sormontati da tre stelle.»
  7. ^ (ES) Arturo Serra Gómez, Nuevas aportaciones sobre la escultura napolitana: Nicola De Mari, "maestro scultore", in Svmma Stvdiorvm Scvlptvricae. In memoriam Dr. Lorenzo Hernández Guardiola, Alicante, Instituto Alicantino de Cultura Juan Gil-Albert, 2020, ISBN 978-84-7784-813-4.
  8. ^ Giovanni Mascia, La chiesa del Santissimo Salvatore a Toro, Campbasso, Editrice Lampo, 1997.
  9. ^ Giovanni Mascia, Affreschi per il papa, Arte, fede e storia nel chiostro e nel convento di Toro, Campobasso, Palladino Editore, 2008.
  10. ^ Giovanni Mascia, Toro, "prediletta stanza" del cardinale V.M. Orsini, arcivescovo di Benevento e papa Benedetto XIII: testimonianze artistiche e documentarie, in Sammium, 1997, pp. 79-114.
  11. ^ Carmine Felice, TORO Web - Campobasso - Molise - Italia - Chiesa San Rocco, su toro.molise.it. URL consultato il 5 maggio 2017.
  12. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  13. ^ a b c d e f g h i j Anagrafe degli amministratori locali e regionali

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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