Pietro Toselli

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Pietro Toselli
NascitaPeveragno, 22 dicembre 1856
MorteAmba Alagi, 7 dicembre 1895
Luogo di sepolturaCimitero di Peveragno
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Regno d'Italia
Forza armataBandiera dell'Italia Regio esercito
ArmaArtiglieria
Anni di servizio1878 - 1895
GradoMaggiore
GuerreGuerra d'Eritrea
Guerra d'Abissinia
BattaglieBattaglia dell'Amba Alagi
DecorazioniVedi #Onorificenze
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Pietro Toselli (Peveragno, 22 dicembre 1856Amba Alagi, 7 dicembre 1895) è stato un militare italiano, maggiore del Regio Esercito che perse la vita durante il conflitto italo-etiopico combattendo contro l'esercito del negus Menelik II per difendere la postazione italiana sull'altipiano dell'Amba Alagi.

Antefatti[modifica | modifica wikitesto]

La battaglia dell'Amba Alagi[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Battaglia dell'Amba Alagi.

Il gesto di Toselli[modifica | modifica wikitesto]

Eredità culturale[modifica | modifica wikitesto]

Roma, busto in memoria di Toselli all'ingresso della caserma Nazario Sauro

Alla memoria di Pietro Toselli sono state intitolate piazze e strade in tutta Italia. Furono inoltre innalzate lapidi e monumenti raffiguranti l'eroe dell'Amba Alagi.

A Rutigliano, in provincia di Bari, all'interno del popoloso rione Fracasso (in gergo Sott a Fragass), al maggiore Pietro Toselli è intitolata l'omonima Via Toselli, seconda per importanza, nello stesso rione, alla sola Via Elsa.

Nella natia Peveragno, in onore di Toselli, nel 1899, fu inaugurato un monumento opera dello scultore Ettore Ximenes. Nel piccolo comune piemontese si trova anche un museo dedicato alla figura del maggiore Toselli[1].

A Roma c'è un busto in sua memoria a via Lepanto, eretto nel 1901 all'ingresso della caserma Nazario Sauro.

A Torre Annunziata, è intitolata l'omonima via adiacente alla Real Fabbrica d'Armi dove Pietro Toselli prestò servizio da capitano[2].

E' intitolata al Maggiore Toselli anche una strada a Ceglie Messapica (Brindisi) in zona residenziale vicino al centro cittadino.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Trovandosi con soli 1880 uomini di fronte a 20 o 25.000 nemici, dopo avere alteramente respinto l'intimazione di lasciare il passo al comandante scioano, combatté strenuamente per ben sei ore e coll'eroico sacrificio della propria vita e di quasi tutto il suo distaccamento, cagionò al nemico perdite enormi che contribuirono efficacemente a ritardare l'avanzata. Amba Alagi, 7 dicembre 1895
Cavaliere dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Ordine militare di Savoia - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria

Reazioni del governo italiano[modifica | modifica wikitesto]

Il capo del governo, Francesco Crispi, di fronte alle critiche di molti parlamentari che sostenevano l'inutilità della politica coloniale italiana, ricordò che la Camera aveva per ben due volte approvato la politica del governo. Le sue parole furono:

"Il fatto dell'Amba Alagi è uno degli episodi inevitabili in tutte le guerre coloniali. Il Governo non può essere accusato d'imprevidenza perché ha dato più di quanto Oreste Baratieri ha chiesto. Io mi prostro, e tutti ci prostriamo dinanzi ai caduti dell'Amba Alagi. Tutti ammiriamo il valore italiano e la splendida figura di quel Toselli che, disperando di poter vincere, volle morire... Non c'è nessuno né a Destra né a Sinistra, che non abbia questo sentimento: ed avendolo, è per vendicare i morti e ristabilire quel prestigio che l'Italia deve sempre tenere alto, che noi prenderemo quei provvedimenti che crediamo necessari allo scopo; e la Camera farà giustizia".

Canzone dell'Amba Alagi dedicata a Pietro Toselli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Amba Alagi (canzone).

Fosca Amba Alagi, quante quante stelle
sulla tua vetta quella notte fiera
e in fondo a valle quante mai fiammelle
dei fuochi dell'immensa orda nera.
L'ultima notte era per Toselli
che aspettava il soccorso dei fratelli.

O Amba Alagi,
tu l'hai veduto
tutto il suo sangue
quand'è caduto.
Or da quel sangue
che ferve ancor
sorge la fiamma
del tricolor.

Sotto la tenda stan gli eroi raccolti.
Pietro Toselli scrive al generale:
“Vedo i lor fuochi sono molti molti
doman sarà per noi gloria immortale”.
Invano tu aspettasti i tuoi fratelli,
solo la gloria venne a te Toselli.

O Amba Alagi,
tu l'hai veduto
tutto il suo sangue
quand'è caduto.
Or da quel sangue
che ferve ancor
sorge la fiamma
del tricolor.

Maggior Toselli, cavaliere fiero,
cadesti allor pugnando come un dio.
eri il leon del battaglione nero
e degli imbelli tu scontasti il fio.
Son quarant'anni che attendi i tuoi fratelli:
eccoci al fine, siamo qui, Toselli.

O Amba Alagi,
tu l'hai veduto
Pietro Toselli
quand'è caduto.
Ora lo vedi
sorgere ancor
sulla grand'Ara
del tricolor.

Canzone delle donne àscari in memoria del IV battaglione[modifica | modifica wikitesto]

Cinghia dei sandali, oh tu, cinghia dei sandali!
Il mio desiderio è il quarto battaglione!
Di questo quarto, che cosa posso proclamare?
La sua fama è come una spianata spinosa: difficile da toccare!
Mentre si recava all'Alagè per schierarsi a battaglia, pur essendo piccolo per numero, che cosa ha tralasciato?
La mia barama è il soldato tuo, Toselli! Che sparava coperto dall'erba come da un mantello; e rimase là, ad Alagè, presso la frontiera!
Mentre venivano gli Amhara schierati in campo
Facesti passare un giorno intero in Atzalà;
Li donasti alla iena e allo sciacallo; al falco li hai dati, e all'avvoltoio!
Li trattenesti un giorno intero coi Wetterli;
Peccato per me: per il bottino dell'uccisione!
Oh amhara sei tu un prode o un codardo, unica è la tua morte.
Ahimè, il pomeriggio della domenica a Alagé!
Li trattenesti un giorno intero senza interruzione;
Oh mio desiderio, oh mio signore Toselli! Ad Alagè mentre stavi accampato presso quella frontiera,
quelli che avevano la baionetta alla cintola perirono e nessuno scampò
Il signore dei soldati, il tuo signore, Chelamin!
Dov'è andato il quarto battaglione?
Morirono dopo aver combattuto, e nessuno sopravvisse. Quelli che erano scampati ad Alagè rimasero ad Adua, che è anche peggiore!
Al mercato di Senafè avevi dato loro dei muli, come bottino di guerra.
Cosa facesti loro a Coatit? Facesti piangere l'uomo insieme con la donna.
Quando Batha Agos tradiva, tu lo desti come bersaglio al cannone. O uccisore di Batha, o signore di Sagaineti![3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Museo Pietro Toselli, su visitterredeisavoia.it. URL consultato il 10 marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 10 marzo 2014).
  2. ^ Ecco perché l'eroe dell'Amba Alagi era stato a Torre Annunziata, su tuttotorre.blogspot.it. URL consultato il 5 gennaio 2016.
  3. ^ In: Domenico Quirico, Squadrone bianco, I edizione, Milano, Mondadori [settembre 2002]. ISBN 88-04-50691-1

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Controllo di autoritàVIAF (EN79456066 · ISNI (EN0000 0001 1449 330X · LCCN (ENn2002100018 · GND (DE121754324 · BNF (FRcb14492367v (data) · J9U (ENHE987007370950905171 · WorldCat Identities (ENlccn-n2002100018